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Una vite: come viene prodotta?

by Elia Caneppele 4 Novembre 2022 commenti (0) scrivi commento

Una vite: scopri come viene realizzata, classificazione, storia e consigli

Una vite Mustad: a prima vista sembra un prodotto molto semplice... ma in realtà non lo è. Come viene realizzata? Scopri quali sono le fasi per fare una vite di qualità, prodotta in Italia all'interno di una fabbrica storica aperta da più di 100 anni.

Una vite serve a creare un collegamento stabile ma che, se necessario, può essere smontato. In edilizia si definiscono le viti come dei piccoli organi che uniscono tra loro degli oggetti.

Per ottenere delle viti per serramenti di qualità dobbiamo iniziare dalle giuste premesse. Per questo una vite Mustad viene lavorata da materie prime eccellenti e con determinate caratteristiche.

Si inizia da dei rotoli di acciaio particolari, che arrivano dalle acciaierie europee più rinomate. Una volta trasformati questi rotoli danno origine a miliardi di viti.

Vediamo insieme il processo produttivo di una vite nel dettaglio, da quando arriva allo stabilimento la materia prima fino al packaging ed infine alla spedizione del prodotto finito.

Una vite Mustad: come viene prodotta?
 

Una vite Mustad - scopri come è fatta una vite

Una vite è un elemento filettato con forma a cilindro utilizzato per fissare tra loro determinati oggetti.

Una volta iniziata la produzione, il rotolo di filo è lavorato in un percorso controllato e che permette una totale tracciabilità. Tutto questo al fine di ottenere una vite affidabile, sicura e dalle caratteristiche ricercate.
 
  • Trafilatura: viene trafilato il migliore acciaio per calibrare il diametro e renderlo idoneo alle successive fasi di stampaggio;
  • Ricottatura: una volta trafilato il materiale va “ricotto”, cioè messo in un forno con elevata temperatura e poi raffreddato. Questo rende il materiale duttile il materiale e lavorabile più facilmente in geometrie regolari;
  • Stampaggio testa: a seconda delle necessità una vite può avere la testa di forme diverse. Lo stampaggio a freddo ad alta velocità è un processo composto da varie fasi veloci: taglio dello spezzone di acciaio, stampaggio primo colpo, stampaggio testa, impronta e marchio. Questo semilavorato chiamato "ribattino" viene poi filettato;
  • Stampaggio punta: se è una vite autoforante per ferro bisogna stampare la “punta trapano” che permetterà alla vite di forare il ferro di alto spessore;
  • Rullatura filetto: la filettatura della vite. I ribattini vengono spostati sulle macchine rullatrici che deformano il gambo realizzando l’elica del filetto. Ogni modello di vite necessita di una coppia di pettini adatta;
  • Trattamento termico: la resistenza meccanica e la facilità di impiego di una vite viene trasmessa in questa fase. La resistenza meccanica da un processo di carbonitrurazione che dà una durezza molto elevata. La tempra permette la resistenza meccanica per resistere durante l'avvitamento o svitamento;
  • Trattamento finitura: bisogna lavorare la vite rendendola resistente contro l’usura della ruggine e darle un colore adatto alle applicazioni con il legno. Le viti sono immerse nei bagni galvanici di zincatura, bronzatura, ottonatura a seconda della prestazione che debbono garantire;
  • Controllo nebbia salina: controlla la resistenza alla corrosione simulando una corrosione veloce. Le viti testate sono messe per molte ore in un luogo con grande salinità, fino al comparire della ruggine;
  • Controllo raggi X: una macchina con tecnologia raggi X misura lo spessore del deposito di trattamento protettivo;
  • Lubrificazione lubex: il "Lubex" è una formulazione Mustad che riduce lo sforzo di avvitamento. Questo permette una maggior velocità di avvitamento e meno usura degli utensili;
  • Impachettaggio: ogni scatola viene pesata due volte. L'etichetta indica caratteristiche del prodotto e numero del lotto.

una vite caratteristiche, forme, sagome, innesti
 

La classificazione delle viti

Bulloni e viti sono talvolta definiti a seconda del loro uso. Secondo queste definizioni, un bullone passa attraverso fori non filettati in parti ed è fissato da un dado. Invece una vite si accoppia con un foro filettato in una delle parti da fissare. In pratica però queste definizioni non sono così rigorosamente applicate.

Il termine bullone viene solitamente utilizzato per un dispositivo di fissaggio che non è autofilettante e ha solo una parte del suo albero filettato. Gli elementi di fissaggio che sono autofilettanti o che hanno l'intero albero filettato sono normalmente chiamati viti.
 
Una vite è un'ampia categoria di elementi di fissaggio meccanici e con un albero filettato, progettati per avvitare una parte.

Questa categoria include viti per legno e viti autofilettanti, che hanno un gambo conico con filettature affilate progettate per tagliare un filo di accoppiamento nella parte a cui sono fissate. Include anche viti a macchina, somiglianti ai bulloni, ma il loro intero albero di solito è filettato.
 

Quanti tipi di viti ci sono?

Possiamo suddividere in 6 tipi di viti con altrettante tipologie di sagome:
 
  1. testa cilindrica (TC);
  2. testa tonda;
  3. testa mezza tonda (TMT);
  4. testa a bottone;
  5. testa piana svasata (TPS);
  6. testa goccia sego (TGS).

La differenza nella testa dipende dal fatto che le viti vengono usate per materiali e lavorazioni differenti.
 

Una vite semplice

Una vite semplice si avvita nel materiale con un filetto in esso praticato. Si può preparare il filetto con trapano e maschio come avviene con l'acciaio e altri materiali, o può essere fatto dalla vite.
 

Una vite autofilettante

Le viti autofilettanti hanno una estremità a punta per permettere l'imbocco nel foro. A volte l'intero corpo è conico invece che cilindrico.
 

Una vite autoperforante

Alcune viti autoperforanti hanno una punta molto appuntita e possono perforare materiali sottili come lamiere e materiali plastici, senza bisogno di praticare prima dei fori di invito.
 

Una vite automaschiante

Viti trilobate o automaschianti che possono sostituire le viti metriche dove non ci sono materiali troppo duri. La particolare conformazione del gambo consente di costruire un filetto metrico al momento del primo avvitamento, veri e propri "maschi a filettare".
 

Una vite ad anello

La vite ad anello ha un occhiello in un'estremità e una filettatura all'estremità dall'altra parte. Sono utili per appendere cavi o altri oggetti sul muro.
 

Forme e sagome

  1. Vite TC (con testa cilindrica);
  2. Vite TB (con testa a bottone);
  3. Vite TT (con testa tonda);
  4. Vite TMT (con testa mezza tonda);
  5. Vite TPS (con testa piana svasata);
  6. Vite TGS (con testa goccia sego).
 

Innesti

  • Taglio, a spacco o piatto;
  • Phillips (PH) o a croce;
  • Pozidriv (PZ);
  • Torx;
  • Esagonale o a brugola o Allen o TCE (Testa Cava Esagonale);
  • Robertson;
  • Tri-Wing;
  • Torq-Set;
  • Spanner;
  • Double Hex;
  • One-way Screw;
  • Polydriveo RIBE CV;
  • Triple square o XZN;
  • Bristol;
  • System Zero.
 

Come si indica una vite?

Ci riferiamo alle viti indicandole con la lettera M (che sta per misura metrica) e con un numero dopo che indica il valore diametro esterno nominale in millimetri.

M2.5, M3, M3.5, M4, M5 sono misure presenti sulle viti metriche. Per esempio con una vite M4 indichiamo un diametro nominale 4 mm e con filettatura metrica ISO passo grosso.
 

La storia di una vite

Chi ha inventato la vite? L'invenzione della vite è stata attribuita ad Archita, matematico dell'Antica Grecia.

Durante il I secolo a.C. le viti di legno erano usate in tutto il Mediterraneo (ad esempio nei torchi per produrre olio e vino).

Le viti metalliche sono arrivate in Europa nel XV secolo, ma furono usate comunemente solo quando fu inventato un sistema per la  produzione di massa nel XVIII secolo.

La vite con testa a croce fu inventata negli Stati Uniti da John P. Thompson, che vendette il brevetto a Henry Frank Phillips e fondò la Phillips Screw Company. Phillips trovò grandi difficoltà nel trovare un modo per intagliare questo tipo di testa. Poi entrò in contatto con un'altra società, la American Screw Company, che investì nell'idea con grande successo.

Durante la Seconda Guerra Mondiale i filetti furono prodotti con delle misure standard. Questo permise agli alleati di scambiarsi le componenti ed i vari pezzi di ricambio.

una vite bloccata

 

Viterie e bullonerie: cosa si intende?

 Parlando di viterie e bullonerie si fa riferimento a determinati elementi di collegamento dotati di filettatura (come dadi, viti e rondelle e l'unione di questi elementi cioè il bullone).

Il filetto della vite può essere realizzato con un trapano oppure da una vite autofilettante (sono modelli dotati di punta per perforare un certo materiale).

Lo sapevi che esistono anche delle viti automaschianti con struttura a sezione trilobata (invece che cilindrica)? Servono per realizzare filetti metrici con un solo avvitamento. Poi possono essere sostituite con delle viti comuni.

Il termine bulloneria indica una variegata gamma di articoli molto diversi tra loro per: utilizzo, misure, forma, tolleranza, materiali di costruzione, trattamenti, caratteristiche e qualità.
 

Come rimediare se una vite non tiene?

Con il tempo e l’usura può succedere che una vite regga le cerniere: se questo si verifica, ad esempio, non reggono più le ante degli armadi.

Se l'uscita della vite non ha strappato e non ha creato dei danni nel legno la soluzione può essere semplicemente sostituire il vecchio sistema di fissaggio con una vite più lunga.

Però ti avviso che se inserisci solo una vite più lunga molto probabilmente il problema tornerà.

Sarebbe meglio utilizzare anche una spina di legno. Per metterla dove si trova la vite ti basterà ingrandire il foro con la punta del trapano. Poi taglia la spina alla misura che corrisponde alla profondità foro e spalma con colla vinilica. La spina si inserisce nel legno con un martello. Una volta che la colla è asciutta, fai un foro di invito con una punta di diametro più piccolo.

Adesso puoi inserire di nuovo la vite originale: consiglio di passarci prima del sapone per aiutare la vite a penetrare il legno della spina.

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Come rimuovere una vite bloccata?

Desideri allentare una vite ma non riesci a farla girare? Ci sono diversi sistemi, ed alcuni di questi funzionano anche nelle situazioni più ostiche.

Ecco i metodi per rimuovere una vite rimasta bloccata. Li ho elencati per ordine di difficoltà.
 
  • spruzza un pò di sbloccante spray per risolve i problemi più semplici in poco tempo;
  • nel caso in cui la vite sia stata verniciata insieme al supporto, rimuovi con un taglierino la vernice che copre fino al bordo;
  • in presenza di viti grosse, posiziona il cacciavite nell’incavo e batti col martello sul manico del cacciavite. Nel frattempo cerca di fare girare il cacciavite;
  • usa un cacciavite a percussione, un cacciavite con il manico largo e robusto che, appoggiato sulla vite e battuto con un martello automaticamente tenta di girare e quindi di svitare la vite incriminata;
  • per i casi disperati prova con un saldatore: posizione sulla testa della vite la punta del saldatore, il calore aumenta la dilatazione del materiale metallico e dovrebbe liberare la vite;
  • usa un trapano e monta una punta di forma elicoidale dal diametro similare a quello della vite che vuoi togliere. Agisci con il trapano sulla testa della vite fino ad asportarla. Infine con una chiave autoserrante o una pinza a scatto stringi il gambo e gira.


Elia Caneppele
Elia Caneppele

Sono Elia Caneppele, autore di questo articolo e fondatore di Windowo, il negozio italiano specializzato nella vendita online di articoli per finestre. La mia specialità è fare SEO per ecommerce e blog che, in parole povere, vuol dire farsi trovare da chi naviga su internet.

Dal 2014 lavoro come imprenditore digitale e, oltre alla gestione di Windowo, mi occupo anche della comunicazione di Autismo.it. Creo contenuti cercando di trasmettere più valore possibile ai nostri clienti.

Di seguito ti lascio i collegamenti ai miei social: non vedo l'ora di entrare in contatto con te personalmente.

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