Teoria delle finestre rotte: rompere i vetri della finestra porta a crimini più gravi? Scopriamo il legame tra le condizioni dell'ambiente e i comportamenti delle persone.
Noi di Windowo modestamente ce ne intendiamo di finestre rotte. Infatti nel negozio online di Windowo puoi trovare accessori per serramenti in grado di salvare una finestra rotta ed evitare di sostituirla completamente.
Abbiamo però scoperto che esiste anche una teoria criminologica chiamata “teoria delle finestre rotte” o "teoria dei vetri rotti". Vista la tematica ci siamo incuriositi, abbiamo approfondito... ed ecco cosa abbiamo scoperto.
Secondo la teoria della finestra rotta o teoria dei vetri rotti esiste un forte legame tra le condizioni ambientali e i comportamenti sociali (o antisociali).
In sintesi la teoria delle finestre rotte dice che più un territorio è soggetto a comportamenti “devianti”, più aumenteranno le probabilità che si verifichino crimini ancora più gravi.
Il significato della teoria delle finestre rotte è che se le autorità puniscono severamente anche i crimini minori, come il vandalismo del decoro urbano (da cui prende il nome la teoria), allora si creerà una situazione di ordine e si eviteranno altri reati più gravi.
La teoria delle finestre rotte si fonda sul principio che lo stato dell’ambiente urbano influenzi il crimine in tre aspetti:
L’idea interessante è che gli individui cerchino segnali nell’ambiente per verificare la presenza di norme sociali nell’ambiente e il rischio di essere scoperti nel violare tali norme: uno dei segnali è appunto l’aspetto generale dell’area.
Quindi, secondo la “teoria delle finestre rotte” un ambiente ordinato e pulito invia il segnale che l’area è monitorata e che il comportamento criminale non viene tollerato.
Se in una strada troviamo un edificio con le finestre rotte si innescano i tipici comportamenti di degrado urbano e abbandono... favorendo a loro volta comportamenti criminali. Chi ha avuto per primo questa idea?
Certo, tutti ci accorgiamo di questi comportamenti, ma i primi a teorizzarli furono gli scienziati sociali James Q. Wilson e George L. Kelling ( “Broken Windows”, 1982, nelle pagine di “The Atlantic Monthly Review”).
Questa "teoria finestre rotte" è stata utile nell’ottica di prevenzione dei crimini. Infatti la teoria delle finestre rotte venne applicata con successo negli anni ’90 dal commissario di polizia di New York City William Bratton e dal sindaco Rudy Giuliani , le cui politiche di polizia furono influenzate da questa teoria.
Il professor Phillip Zimbardo ha realizzato un esperimento che consisteva nel lasciare due macchine abbandonate, una in un quartiere povero e conflittuale, l’altro in una zona ricca e tranquilla.
La macchina lasciata nel quartiere ricco venne lasciata com’era mentre quella nel quartiere povero venne vandalizzata. Poi il professor Zimbardo decise di far rompere il vetro della macchina lasciata nel quartiere perbene e... alla fine venne danneggiata e rovinata anche questa.
Questo dimostra che non è la povertà in se ma la mancanza di leggi a creare dei danni. Se non si crea un senso di ordine e di cura ogni comportamento è ammesso. Almeno è questo il preoccupante segnale che trasmette la noncuranza.
La teoria delle finestre rotte ci spiega teoricamente una cosa che forse già sapevamo: le persone si prendono cura degli spazi a cui tengono.
Le finestre rotte e il vandalismo vanno contrastati, in quanto sono il punto di partenza di una mancanza di preoccupazione per la comunità.
Dopo tutto quello che abbiamo visto non possiamo che ritenere ancora più importante il prendersi cura dei propri infissi. Il modo più furbo per farlo è cercare accessori di qualità per serramenti. Per fortuna puoi trovare i migliori accessori per finestre in vendita online proprio qui su Windowo. Vedrai che le altre persone del quartiere imiteranno il tuo comportamento virtuoso!