Il super ecobonus 110% - 2020 per le ristrutturazioni di immobili, che comprende anche la sostituzione di infissi, serramenti e porte, è in vigore da oggi. Il periodo in cui può essere fatta questa spesa di ristrutturazione va da luglio 2020 a dicembre 2021.
Devi fare riferimento alla data del pagamento della prestazione o alla data di ultimazione del lavoro.
Il
tetto massimo è di 10 mila euro per i privati e fino a 40 mila euro per i condomini.
Rientrano tutti i lavori, anche per seconde case, che:
- riducono l’impatto ambientale degli edifici
- producono risparmio energetico
- proteggono dai rischi sismici
Sono incluse anche le sostituzioni di serrande ed infissi, il montaggio del fotovoltaico, l’installazione di colonnine per la ricarica di veicoli elettrici, il recupero e il restauro di facciate di edifici.
Le spese per accedere allo sgravio fiscale previsto dal nuovo Decreto rilancio devono essere sostenute dal 1 luglio 2020 al 31 dicembre 2021.
La possibilità di ristrutturare casa senza spendere un soldo con la firma dei decreti attuativi previsti dal Decreto rilancio da oggi è realtà!
È infatti possibile detrarre le spese sostenute in diversi modi:
- detraendoli della spese dalle tasse in cinque anni.
- edendo il credito d’imposta all’impresa che esegue i lavori che in cambio effettua lo sconto.
- anche a banche e assicurazioni può essere ceduto il credito di imposta, in cambio loro possono anticipare le spese di ristrutturazione.
Per potervi accedere è fondamentale ottenere, con la ristrutturazione dell’immobile, il miglioramento di due classi energetiche.
Il ministro per lo sviluppo economico Patuanelli ha motivato questo incentivo per conseguire due obiettivi fondamentali:
- spingere la riqualificazione del patrimonio immobiliare in Italia, iniziando a realizzare gli obiettivi dell’agenda 2030 su energia e clima.
- dare una forte spinta agli investimenti su un settore fondamentale per l’economia italiana.
Super Ecobonus 110% 2020 come funziona
Nel nuovo ecobonus 2020 entrato in vigore e che in giornata sarà in Gazzetta Ufficiale, sono cambiati alcuni aspetti rispetto alla prima stesura.
- Tetti di spesa massima per i lavori di condominio: fino a 40.000 € per quei caseggiati che vanno da due a otto abitazioni e 30.000 € per i condomini dai 9 appartamenti in sù.
- Per un cambio caldaia nei palazzi i tetti di spesa sono: 20.000 € per i condomini da due a otto unità e 15.000 € dalle 9 unità a salire.
- L’ecobonus può essere utilizzato anche per le seconde case ma non per più di due case.
- Le abitazioni di lusso che nella classificazione catastale rientrano in: A/1, A/8, e A/9 non possono accedere all’ecobonus.
Da oggi puoi partire con i lavori di ristrutturazione.
L’ecobonus è realtà, ma affinché sia una vera opportunità devi pianificare per bene i tuoi lavori.
Il rischio al quale potresti incorrere è quello di non vederti riconosciuto il totale del rimborso che ti spetterebbe.
Eccoti le indicazioni di come devi procedere per non sbagliare:
- Rispetta il tetto massimo, dei 10.000 euro per i privati e fino a 40.000 € per i condomini.
- L’agenzia delle entrate e il Mise hanno fissato dei valori congrui di spesa. Se la tua spesa non rientra in questi valori ti verrà corrisposto solo una parte. Questo è un deterrente per chi vuol fare il furbo. Se, per esempio, la spesa per la sostituzione della tua caldaia è di 1000 €, se ne spendi 1.500 € riceverai il rimborso solo di 1.000 €. Sarà fondamentale quindi farsi rilasciare i preventivi di spesa e metterli a confronto con i tetti fissati dal Mise.
- Devi avere la certezza che i lavori porteranno al miglioramento di due classi energetiche. Le aziende addette, certificano i miglioramenti, quindi non è un problema.
- Se hai un reddito basso e non sei tenuto a pagare l’irpef, puoi effettuare la cessione del credito e questo è da pianificare prima di iniziare i lavori.
Per accedere all’ecobonus 2020 è indispensabile acquisire il
visto di conformità dei dati relativi alla documentazione.
Questo visto viene rilasciato da intermediari abilitati all’invio della dichiarazione telematica, come: i CAF, i commercialisti, i ragionieri, i consulenti del lavoro e i periti commerciali. Questo visto è fondamentale per attestare la fondatezza dei documenti che presenti e questo, ai fini dei controlli fatti dall’Ufficio delle Entrate, ti preserva da sgradite sorprese.
Chi rientra nell’ecobonus 2020?
Possono usufruire di questa importante agevolazione fiscale:
- Persone fisiche e non aziende.
- Proprietari di prime e seconde case, unifamiliari o in condomini.
- Condomini suddivisi in due fasce: la prima dalle due alle otto unità, la seconda dalle nove a salire.
- Istituti autonomi case popolari (IACP) ed enti che hanno le stesse finalità. Per questa categoria il super bonus comprende anche le spese che verranno sostenute da gennaio 2022 fino al 30 giugno 2022.
- Cooperative di abitazioni.
- Organizzazioni non a scopo di lucro di utilità sociale.
- Associazioni e Società sportive dilettantistiche per i lavori destinati agli immobili o a parte di essi che vengono adibiti a spogliatoi.
Come e a chi puoi cedere il credito di imposta?
Ci sono più possibilità per beneficiare di questo incentivo, ora ti spiego nel dettaglio:
- Detrazione dalla tua dichiarazione IRPEF in cinque anni. Una volta presentata la domanda con tutti i visti richiesti, per cinque anni le tue tasse verranno alleggerite di un quinto della spesa sostenuta. Nel caso di un privato con un tetto di 10.000 €, la spesa sarà di 2.000 € in meno per cinque anni.
- Contributo sotto forma di sconto, viene anticipato dal fornitore di beni e servizi relativi ai lavori fatti.
- Cessione del credito d'imposta a favore di: fornitori della ristrutturazione; di altre soggetti che possono essere persone fisiche, società, lavoratori autonomi o imprese; istituti di credito e intermediari finanziari o assicurativi.
Ecobonus infissi
Le spese per la sostituzione di infissi, finestre e anche porte d’ingresso possono usufruire del super ecobonus del 110%. Sia le finestre che le porte contribuiscono all'efficientamento energetico della tua casa e per questo sono spese detraibili al 110%. Il risparmio energetico è stato uno dei tre motivi fondamentali del Piano Integrato Energia e Clima presentato già a dicembre 2019.
Con nuove porte e finestre, certificate per la loro capacità di isolamento, si ottiene una riduzione di emissione di CO2 ma anche di una bolletta meno pesante di energia e di gas da pagare.