Sismabonus 2025: guida alle detrazioni per interventi antisismici. Scopri come funziona, cessione e proroga.
Il Sismabonus 2025 è un incentivo fiscale sui lavori di adeguamento antisismico per migliorare le caratteristiche di un certo immobile (rispetto al rischio sismico). Questa agevolazione fiscale è prevista dal governo italiano in seguito agli eventi tellurici degli ultimi anni.
L'incentivo sismabonus (detrazione fiscale sulle spese per lavori anti sismici) prevede un ammontare che cambia a seconda dell'area geografica (a seconda del rischio di terremoto) e dal tipo di intervento effettuato.
Sono
Elia Caneppele e oggi scrivo questa guida sul
bonus antisismico allo scopo di aiutare tutti quelli che desiderano mettere in
sicurezza dalle scosse di terremoto la propria abitazione.
L'obiettivo del
Bonus Sisma è proprio quello di aumentare gli investimenti per
lavori ristrutturazione terremoto sul patrimonio edilizio già presente sul nostro territorio.
La proroga del sismabonus è stata estesa fino al 2027, ma con alcune limitazioni e sovrapposizioni rispetto alle normative attualmente in vigore. Le nuove disposizioni, incluse nel disegno di legge di bilancio per il 2025, interessano sia gli interventi per la messa in sicurezza antisismica degli edifici che l'acquisto di immobili già adeguati alle norme sismiche.
La proroga del sismabonus 2025 entra in sovrapposizione con il Superbonus, che rimarrà valido per i lavori avviati entro il 15 ottobre 2024. Quest'ultimo sarà in vigore fino al 31 dicembre 2025, ma con un’aliquota ridotta al 65%.
Sismabonus decrescente: aliquote e novità dal 2025 al 2027
Il sismabonus subirà una progressiva riduzione delle aliquote nel triennio 2025-2027, con differenze basate sulla tipologia di immobile. In particolare:
Sismabonus 2025:
- 50% per interventi sulle prime case.
- 36% per interventi su abitazioni diverse dalla prima casa e immobili non residenziali.
Sismabonus 2026 e Sismabonus 2027:
- 36% per le prime case.
- 0% per le abitazioni diverse dalla prima casa e altre categorie di immobili.
Nuovi tetti di spesa per Sismabonus 2025
Dal 2025 sarà
confermato il tetto di spesa di 96.000 euro per i contribuenti con un reddito complessivo fino a 75.000 euro. Tuttavia, per chi supera questa soglia, l'importo delle detrazioni sarà "personalizzato".
Un altro articolo della Legge di Bilancio introduce un
sistema di calcolo che tiene conto del numero di figli a carico e della presenza di figli con disabilità. Questo meccanismo, pur rispettando i limiti specifici delle singole agevolazioni, prevede un'ulteriore modulazione delle detrazioni per i redditi più alti.
Sismabonus come funziona: che cosè e da cosa dipende?
Il Sismabonus è l’
agevolazione per interventi di adozione misure antisismiche (art. 16, 1-bis, Dl 63/2013).
Il Sisma Bonus è possibile con la
detrazione Irpef o Ires ai contribuenti (privati e società) ed è previsto per spronare i lavori che mettano in sicurezza case ed edifici produttivi.
Come vedremo poi più nel dettaglio, questi lavori vanno fatti su edifici che si trovano nelle
zone sismiche ad alta pericolosità (zone 1 e 2) e nella zona 3 (rimane esclusa la zona 4).
La detrazione viene calcolata su un massimo di 96 mila euro per unità immobiliare e va divisa in 5 quote annuali uguali.
Il
Sismabonus 2022 e
Sismabonus 2023, Sismabonus 2024 sono passati, ma fino al 2027
gli interventi Sisma Bonus sono prorogati dalla Legge di Bilancio 2024.
Detrazione Sismabonus e incentivi sisma bonus
- Nome agevolazione: Sismabonus (detrazione di imposta);
- Beneficiari: persone fisiche (IRPEF) e giuridiche (IRES);
- Immobili coinvolti: abitazioni (anche seconde case) e attività produttive;
- Spese detraibili: interventi strutturali antisismici e opere correlate;
- Importo massimo: 96.000 € per unità immobiliare in 5 annualità.
Il Sismabonus prende forma concreta grazie alla possibilità, data a persone fisiche e società, di detrarre dai propri redditi una parte delle spese per lavori antisismici su edifici posizionati in zone sismiche 1, 2 o 3.
Il bonus sisma si calcola solo sulle
costruzioni già esistenti, non su edifici nuovi o ampliamenti.
Per calcolare gli
incentivi sisma bonus la norma indica 8 classi di rischio sismico: A+, A, B, C, D, E, F, e G. Gli edifici in classe G si trovano nelle condizioni di rischio massimo. Invece gli edifici in classe A+ sono a rischio più basso.
La
detrazione sismabonus prevede una percentuale che varia:
- 50% se non si perde nessuna classe di rischio sismico.
- 70% se si scende di una classe nel certificato dell'immobile;
- 80% se si scende di due classi di rischio;
- 75% per lavori condominiali che riducano di una classe e riqualifichino dal punto di vista energetico (Ecosismabonus).
- 85% lavori su parti condominiali che riducano di due classi e insieme riqualifichino dal punto di vista energetico.
Tetto e limite massimo di spesa detraibile per interventi sisma bonus
Si può detrarre un
massimo di 96.000 euro per ogni unità immobiliare.
La spesa per interventi sisma bonus verrà restituita in 5 anni, compreso l'anno dove è stata sostenuta.
Che cos’è il Sismabonus?
Il SIsmabonus è una detrazione d’imposta (IRPEF o IRES) che
spetta a privati o società.
Gli interventi sisma bonus sono realizzati su immobili residenziali (inclusa la seconda casa) o dedicati ad attività produttive. L'importante è che le costruzioni siano posizionate nelle zone sismiche 1,2,3.
Usufruiscono del Sismabonus i proprietari e titolari di un diritto di godimento, comodatario, locatario, familiare convivente o futuro acquirente. Continua a leggere: più avanti vedremo nel dettaglio tutti i beneficiari che possono richiedere gli interventi sisma bonus.
Esempio di incentivo sismabonus
Ipotizziamo di volere mettere in sicurezza una villetta. Spendiamo 70.000 € e riduciamo di 1 classe di rischio sismico.
L'Agenzia delle Entrate ti restituirà il 70 % in detrazioni IRPEF della spesa sostenuta, oppure in detrazioni IRES. L'Agenzia non verserà sul conto 49.000 € (65% di 70.000 €), ma restituirà la somma scalandola da future tasse, in cinque rate annuali.
Super Sismabonus 110%
Rispettate le condizioni previste dal Superbonus, l’agevolazione aumenta al 110% e prende il nome di
Super Sismabonus.
In certe situazioni il Superbonus assorbe il Sismabonus ordinario: questo significa che se sono rispettate tutte le condizioni previste dal Superbonus, vige l’obbligo di applicare il 110% e non è possibile scegliere di applicare le aliquote del (senz’altro meno complesso) Sismabonus ordinario.
Le aliquote del 50-70-75-80-85% sono ancora in vigore dopo il 1° luglio 2020 (e fino al 31 dicembre 2024). Per cui, se non si rispettano i criteri del Superbonus continuano ad applicarsi le aliquote del Sismabonus ordinario.
Con il Decreto Rilancio 2020 è nata la possibilità di cessione del credito e sconto in fattura anche per Sismabonus 110 (come per tutti gli altri interventi agevolabili con l’
Ecobonus 65%, il
Bonus Ristrutturazione 50% e il Superbonus 110%).
Quali sono le zone di pericolosità sismica in Italia?
La
classificazione sismica dell’Italia indica quattro zone di pericolosità sismica decrescente. A ciascuna zona di pericolo è dato un valore dell’azione sismica da tenere in considerazione durante la fase di progettazione.
- Zona 1: zona più pericolosa, probabilità terremoto alta;
- Zona 2: zona dove i forti terremoti sono possibili;
- Zona 3: forti terremoti meno probabili rispetto alle zone 1 e 2;
- Zona 4: zona meno pericolosa, probabilità molto bassa.
Mappa dei rischi naturali in Italia
Istat e Casa Italia, Dipartimento della Presidenza del Consiglio, hanno messo online un aggiornamento del quadro informativo integrato della
mappa dei rischi naturali in Italia.
Quanto è a rischio il Comune in questione? Bisogna vedere questi pericoli e rischi naturali:
- caratteristiche del territorio;
- rischio sismico, idrogeologico e vulcanico;
- stato degli edifici;
- numero dei beni culturali;
- indicatori demografici di contesto.
Il sito
Istat Mappa dei Rischi indica i rischi di esposizione a terremoti, alluvioni, eruzioni vulcaniche e frane, grazie all’integrazione di dati provenienti da varie fonti istituzionali. L’obiettivo è restituire una visione sull’esposizione ai rischi naturali.
Come usufruire delle detrazioni di imposta per interventi antisismici?
I soggetti che sostengono le spese possono optare, in luogo dell’utilizzo diretto della detrazione, alternativamente:
- Sconto in fattura: sconto sul corrispettivo dovuto anticipato dal fornitore degli interventi e da questi recuperato sotto forma di credito d’imposta (con facoltà di successiva cessione del credito);
- Cessione del credito: per la trasformazione del corrispondente importo in credito d’imposta, con facoltà di successiva cessione ad altri soggetti inclusi istituti di credito e altri intermediari.
Sismabonus: quali sono le spese detraibili?
ATTENZIONE: tra i costi ammessi a beneficiare del Sismabonus rientrano anche le spese per la classificazione e la verifica sismica degli immobili.
Infatti tra le
spese detraibili per il bonus antisismico abbiamo:
- onorari dei professionisti per classificare e verificare sismicamente l'immobile;
- prestazioni di servizi;
- fornitura dei beni nell'ambito del contratto di appalto;
- diritti di segreteria, bolli e oneri di urbanizzazione.
Per sfruttare le detrazioni degli incentivi sismabonus dovrai obbligatoriamente pagare tramite un apposito
bonifico bancario parlante, dal quale risulti:
- causale versamento;
- codice fiscale beneficiario della detrazione;
- numero di partita Iva o codice fiscale del soggetto del bonifico.
Quali sono i soggetti che possono detrarre con Sismabonus?
Tra i soggetti che possono detrarre grazie agli incentivi sismabonus abbiamo:
- proprietari o nudi proprietari;
- titolari di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie);
- locatari in affitto o comodatari;
- soci di cooperative divise e indivise;
- imprenditori individuali per gli immobili adibiti ad attività produttive;
- società semplici, in nome collettivo, in accomandita semplice, imprese familiari;
- familiare convivente;
- coniuge separato assegnatario dell’immobile intestato all'altro coniuge;
- componente dell’unione civile
- convivente more uxorio.
Quali documenti conservare per il Sisma bonus?
Questi sono i documenti che dovrai conservare nel caso di potenziali controlli:
- notifica preliminare ASL;
- Scia o Permesso di costruzione;
- bonifici parlanti;
- fatture o ricevute fiscali;
- ricevute degli oneri di urbanizzazione o diritti per le autorizzazioni;
- copia dell’asseverazione della classe di rischio di partenza dell’edificio e classe raggiunta dopo il progetto,
Se hai dei dubbi puoi leggere altri articoli sui
bonus o commentare qui sotto.
Spero che questa guida ti sia utile.